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Targhe motoveicoli tipo 3

Il  decreto vaticano n. CXX  del 19 dicembre 1987  (*documenti)  aveva introdotto le targhe per motoveicoli e trattori  dello Stato (SCV)  e  per motoveicoli privati  (CV)  di tipo 2.
Il formato è stato impiegato per circa 22 anni  secondo questa tabella:

 
SCV 
0056
  gennaio 1988 SCV
0155 
 ottobre 2008
CV
0300 
  gennaio 1988 CV
0399
 gennaio 2009



L’ introduzione delle targhe  tipo 3 dunque risale a  novembre 2008  per le  SCV e febbraio 2009 per le  CV. Tecnicamente  il modello  è  riconducibile  alla targa italiana con bande blu per motoveicoli  (“eurotarga”)  prevista dal  DPR del 4 settembre 1998 n. 355.
La targa vaticana, realizzata  in alluminio, è quadrata con lato di mm. 177, e nasce con quattro fori agli angoli. Presenta un bordo di contorno rilevato che si continua nel campo stesso della targa in modo tale da suddividerla in due differenti spazi sovrapposti, quello superiore alto mm. 70 e quello inferiore mm. 94.  I caratteri, lettere e cifre, sono neri così come tutti i bordi rilevati, sia quello di contorno che quello interno. Lo sfondo è bianco retroriflettente, caratterizzato dalla filigrana di tipo P.G.S. (Provveditorato Generale dello Stato) e non M.E.F. (Ministero Economia e Finanza) come invece potremmo aspettarci essendo targhe di fornitura molto recente.  L’ ologramma è ovviamente riferito allo stato italiano,  cui è  affidata la produzione delle targhe stesse.
In alto al centro è collocata la sigla SCV o CV, senza alcun punto dopo le lettere, mentre in basso trova posto il numero di immatricolazione, sempre di quattro cifre. A destra della sigla, a ridosso del bordo di contorno, vi è il foro rotondo per l’inserimento del sigillo ufficiale dello stato. Tale foro ha un diametro di mm. 8 e dista mm. 44 dal margine superiore  e mm. 12  dal margine destro.
I caratteri, di disegno  identico a quello delle targhe italiane per motoveicoli, sono alti  mm. 60 e  larghi  mm. 26;  il tratto ha uno spessore di mm. 6  (*documenti).  La progressione numerica delle due serie, SCV e CV,  riparte senza interruzione dall’ultimo numero assegnato sulle targhe di tipo 2. 

Nel dettaglio:
SCV 0156  è stata consegnata nel novembre 2008
CV 0400    è stata consegnata nel febbraio 2009.
Nulla viene modificato per quanto concerne il sistema di immatricolazione: le targhe SCV sono emesse per i motoveicoli, i trattori e gli altri veicoli assimilati di proprietà dello Stato, mentre quelle CV sono assegnate ai motoveicoli privati dei cittadini vaticani. Gli ultimi numeri assegnati (dato ufficiale Motorizzazione Vaticana) alla data del 15 novembre 2013 sono:
SCV 0181  motoveicoli, trattori dello Stato
CV  0421    motoveicoli privati

Negli ultimi anni la tipologia dei veicoli immatricolati con queste targhe è cambiata. Restano ovviamente i motoveicoli, ma diventa sempre più consistente il gruppo di mezzi elettrici di vario tipo. La svolta ecologista e di tutela dell' ambiente da parte della Città del Vaticano si è  infatti indirizzata verso veicoli ibridi ed elettrici con la esclusione pressochè totale dei trattori  a propulsione diesel.  Pensiamo ad esempio a piazza San Pietro: il suo allestimento per le funzioni religiose richiede il trasporto di circa 20.000 sedie e di centinaia di metri di transenne. Questo materiale è conservato in magazzini sotterranei. In precedenza  ci si serviva appunto di trattori diesel, considerati indispensabili per il traino di carichi  così pesanti lungo la ripida rampa che conduce alla piazza. L'utilizzo di trattori diesel, peraltro non adatti all' impiego in aree urbane, causava rilevanti problemi legati all' emissione di gas di scarico all' interno del magazzino interrato. I preposti uffici vaticani hanno allora  richiesto test specifici ad  un importante produttore di trattori e macchine elettriche, la OM Still di Lainate (Milano). I risultati sono stati positivi: i mezzi testati hanno dimostrato capacità di traino fino a  25 quintali,  oltre ad elevate doti di maneggevolezza, agilità e confort di guida. Così  nell' autunno 2013 la casa produttrice ha consegnato in Vaticano una fornitura di tre mezzi,  allestiti appositamente con livrea bianca:
-un trattore-carrello elettrico modello CTR 250
-un trattore-carrello elettrico  modello R 07, poi  targato SCV 0181
-un elevatore frontale full hybrid modello RX70/25.
I primi due veicoli sono destinati al trasporto di sedie e transenne, il terzo viene utilizzato per caricare e scaricare i trattori elettrici e per altre operazioni di movimentazione all' interno dello Stato. Più avanti riporto ulteriori dettagli sui carrelli elevatori.

Tra i veicoli con targa SCV sono da segnalare:
- la targa SCV 0163 è applicata ad un veicolo in servizio a Castel Gandolfo: è  un carrello elettrico idoneo al trasporto di persone. Veicoli di questo genere sono noti come golf-car ovvero golfette. Il mezzo vaticano è abilitato al trasporto di tre persone più il conducente, ed è al servizio di turisti in visita agli edifici ed ai giardini, a tutti gli effetti territorio vaticano. Come noto, dal 2014 sono aperti al turismo il Palazzo Apostolico, le ville Pontificie ed i giardini Barberini.

- Due Ducati Multistrada 1200,  donati dalla Ducati Motor Holding al pontefice nel mese di settembre 2010  e  targati  SCV 0164 e SCV 0165.  I due mezzi, personalizzati con i colori dello stato pontificio,  sono stati  destinati  al  Corpo della Gendarmeria Vaticana.  Nel 2016 la Ducati targata SCV 0164 è stata assegnata al Corpo dei Vigili del fuoco, mantenendo la livrea originale bianco-gialla.  Le insegne della Gendarmeria sono però state sostituite da quelle del servizio di nuova assegnazione. A breve distanza di tempo anche la seconda Ducati, SCV 0165, è passata al servizio dei Vigili del fuoco.

- La targa SCV 0173 è stata assegnata ad un veicolo elettrico che la ditta italiana NWG di Prato ha donato al pontefice il 20 giugno 2012.  Si tratta del modello “Zero” a due posti che Benedetto XVI  ha deciso di destinare  al suo Ufficio stampa. Nella stessa data è stato immatricolato un veicolo analogo, targato SCV 0172 destinato ad altro servizio.

- Nel 2013 è ricorso il 110^ anniversario della fondazione della Harley-Davidson, notissima casa americana (fondata a Milwaukee nel 1903) produttrice  di motoveicoli di grossa cilindrata. Per l' occasione  i vertici hanno organizzato un mega-raduno di motociclisti che si è svolto a Roma dal 13 al 16 giugno 2013, e che ha visto la presenza nella capitale di 150.000 mezzi a due ruote. I partecipanti hanno anche "invaso" piazza San Pietro e sono stati salutati e benedetti da papa Francesco. I vertici dell' azienda hanno deciso di donare al pontefice due esemplari del modello FLHRC Road King Classic, che nella versione "Police" è in dotazione a numerosi corpi di polizia americani. I due mezzi sono stati consegnati nel corso di una breve cerimonia svoltasi nei Giardini Vaticani il 12 giugno 2013. Trattandosi di esemplari destinati alla Gendarmeria Vaticana, sono allestiti in livrea bianca con finiture gialle e con la scritta "GENDARMERIA" in nero sui vani portaoggetti posteriori. Il fregio ufficiale del Corpo è dipinto in policromia sul serbatoio, mentre sui  carterini neri sotto la sella  vi è la scritta in bianco "STATO CITTA' DEL VATICANO", in tondo attorno a "112", numero dell' emergenza vaticana. Oltre alla fanaleria ordinaria le moto sono dotate di specifici lampeggianti d'emergenza, uno rosso e uno blu anteriormente, entrambi blu posteriormente. Le due Harley sono immatricolate rispettivamente con targa  SCV 0176 e SCV 0177.

- Tra i mezzi della Gendarmeria due sono un po' particolari. Si tratta di due golf cart (ovvero scooter elettrici) a quattro ruote,  prodotti da Polaris Industries, brand americano tra i primi nel settore,  La sede della Polaris si trova a Medina nel Minnesota, e gli esemplari vaticani sono tipo e4, ovvero per quattro persone. Sono strettamente collegati al Papa emerito Benedetto XVI. Ricordiamo che Papa Ratzinger si dimise da pontefice il 28 febbraio 2013 tasferendosi a Castel Gandolfo fino al 2 maggio 2013, quando rientrò in Vaticano per risiedervi definitivamente presso il monastero Mater Ecclesiae. Ratzinger ha sempre amato le passeggiate nei giardini vaticani, ma a causa di problemi fisici legati all'età avanzata si è reso necessario fornirgli un mezzo di trasporto per i brevi tragitti nei giardini stessi. I due scooter sono simili, uno più anonimo, totalmente bianco ed uno in livrea bianca e blu, munito di lampeggianti blu e contraddistinto dalla scritta GENDARMERIA nella scocca. I due veicoli, che non sono targati, sono parcheggiati nel settore riservato ai veicoli dello Stato nell' autorimessa di santa Marta  (foto 457, 458, 459).

Delle SPAZZATRICI STRADALI ho già parlato. Si tratta di veicoli speciali  in grado di aspirare  i piccoli rifiuti stradali  (bottiglie in plastica, carta, vetri ) e nel contempo di lavare e spazzolare la pavimentazione. Dal 2002 sono stati operativi, sia in piazza San Pietro che nel territorio vaticano,  due mezzi Dulevo  “5000 City” targati  SCV 0098 e SCV 0107. Nel 2013 entrambi sono stati dismessi ed è subentrata una versione più moderna (Euro 4) del modello “5000”. Successivamente, a fronte del flusso turistico in crescita vertiginosa in piazza San Pietro, si è reso necessario il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti sia nella piazza che nel colonnato del Bernini.  Così il 20 ottobre 2016 la Dulevo ha consegnato allo Stato vaticano due nuovi mezzi di ultima generazione, un modello “6000 Combi” e  (in comodato d’uso) un “850 Mini” di dimensioni ridotte.  I due veicoli, che vanno ad aggiungersi al “5000” già in servizio, sono stati presentati e consegnati nel corso di una breve cerimonia tenutasi presso l’Eliporto vaticano. La delegazione dell’azienda produttrice, la Dulevo International,  era rappresentata dal presidente in persona Tighe Noonan, mentre per il Governatorato erano presenti il Segretario generale mons. Vérgez e Domenico Ambrifi, responsabile dei Giardini vaticani e della nettezza urbana. La scelta del fornitore è ancora caduta sul marchio Dulevo. L’azienda, nata nel 1982 a Fontanellato (Parma), ha negli anni consolidato una posizione di prestigio  nel settore, e si è affacciata ai mercati internazionali entrando nel gruppo Lampogas nel 1991 e acquisendo la denominazione “Dulevo International”.  Nel gennaio 2013 si è concretizzato un importante processo di ristrutturazione societaria: 4D Global Energy Investments Advisors (4DGEA) è diventata azionista di maggioranza di Lampogas e quindi di Dulevo.  Il prestigio della Casa emiliana è dovuto ai suoi standard  tecnologici molto elevati, abbinati ad una significativa  attenzione ai risvolti ecologici. In particolare il modello “6000 Combi” (Euro 6) è caratterizzato da una notevole efficienza correlata ad un significativo abbattimento del rumore e dell’ emissione di polveri sottili. Anche il consumo di acqua è ridotto, con un risparmio idrico pari al 60%. La Dulevo Int. dispone anche di un modernissimo centro di ricerca e sviluppo, dove nascono i modelli del futuro. Nel 2019 è stata acquistata una nuova spazzatrice di ultima generazione, il Dulevo 5000 Veloce, caratterizzato da notevole velocità di manovra e da controllo totale delle polveri sottili. Il mezzo è stato immatricolato SCV 0197.
Per quanto concerne più in generale l'ecologia nella Città del Vaticano, lo specifico regolamento varato nel 1996 è stato sostituito d una nuova normativa entrata in vigore il 1^ agosto 2019. La gestione dei rifiuti è affidata al  Servizio giardini e ambiente, sottoposto al controllo del Governatorato e diretto attualmente da Rafael Tornini. Punti cardine del Regolamento sono l' incentivazione della raccolta differenziata e il recupero/riciclo di quanto più materiale possibile, con apertura alle nuove tecnologie. La nuova normativa tiene conto delle  peculiarità del territorio racchiuso tra le Mura leonine: pertanto la raccolta "porta-a porta", non permessa da esigenze interne, è sostituita dalla raccolta da cassonetto stradale. Nel 2016 è stata decisa la creazione nei Giardini vaticani (vicino alla Torre di San Giovanni) di un ecocentro, che nel 2019 ha cominciato ad operare a pieno regime con l'ausilio di moderne apparecchiature. Qui convergono tutti i rifiuti, sia urbani che speciali, che vengono classificati e smistati con l'ausilio di un trattore-elevatore Manitou MLT targato SCV/0206, ed avviati al recupero in territorio italiano, nel pieno rispetto della normativa di Roma. I rifiuti organici vengono trattati da una compostiera elettromeccanica e convertiti in compost di qualità: in questo modo 600 tonnellate/anno di materiale organico prodotto  ritornano in natura sotto forma di terriccio. 

CARRELLI ELEVATORI. Questi veicoli dal punto di vista dell' immatricolazione sono assimilati ai motoveicoli, con i quali condividono lo stesso tipo di targa. Possono essere a propulsione elettrica, a GPL oppure a gasolio. Per le loro caratteristiche operative i carrelli operano prevalentemente entro i confini vaticani, ma talvolta si possono imcontrare nelle vie di Roma, presso cantieri ed aree edilizie o per movimentare merci  presso depositi e magazzini, in siti di pertinenza vaticana.  Ho notizia di quattro carrelli immatricolati con targa di tipo 3:
SCV/0159 : carrello CESAB mod. Drago 180, verde, osservato in via della Conciliazione
SCV/0169 : carrello CESAB mod. Drago 180, verde, in servizio presso la stazione ferroviaria vaticana
SCV/0208 : carrello Toyota mod. Tonero 8FG, arancione, osservato in via del Pellegrino, presso CTV
SCV/0210 : carrello Still mod. RX50, giallo, in uso presso la Fabbrica di San Pietro
Il personale della Fabbrica di San Pietro utilizza, per spostare, all' interno della basilica banchi, confessionali ed altri arredi, un carrello giallo Still RX50-13 privo di targa. Il mezzo, in grado di spostare 1300 kg., è in servizio dal 2017.

PROGRESSIONE NUMERICA e DATI STATISTICI, targhe SCV e CV.

L'analisi statistica è tutt'alto che semplice sia per la mancanza di dati ufficiali che per la scarsità di ricontri. Si tratta peraltro di numeri molto esigui. I dati  certi di riferimento sono:
01/01/1988   SCV/0056   prima targa tipo 2
   ​ /10/2008   SCV/0156   prima targa tipo 3 
15/11/2013   SCV/0182   targa  in consegna, comunicazione ufficiale.
Da un rapido calcolo si evince che il rateo annuale  di immatricolazione è di 5,3 per cui possiamo affermare che ogni anno vengono immatricolati 5/6 motoveicoli e trattori con targa SCV.
Il più alto numero osservato, a marzo 2019, è SCV/0208.
Per quanto concerne le targhe CV le osservazioni sono ancora più rare: si tratta infatti esclusivamente di motoveicoli e ciclomotori di Guardie Svizzere e di cittadini vaticani, davvero difficili da vedere al di fuori della Città del Vaticano. I dati disponibili sono:
01/01/1988   CV/0300    prima  targa tipo 2
    /02/2009   CV/0400    prima  targa tipo 3
15/11/2013   CV/0422    targa in consegna, comunicazione ufficiale.
Nel mese di agosto 2019 la serie numerica è giunta a CV/0470, essendo stata segnalata la targa CV/0467. Se ne deduce che.il tasso di immatricolazione è di circa 7 nuovi motoveicoli/anno, con un lieve incremento negli ultimi anni. Si tratta comunque, ribadisco, di numeri molto esigui, dunque statisticamente poco rilevanti.