La Mercedes-Benz aveva presentato nel settembre 2011 al Salone dell’ automobile di Francoforte il SUV classe M di terza generazione (serie W 166). Ricordo che quello di seconda generazione (W 164) era apparso nel 2005, mentre su quello di prima generazione (W 163), esordito nel 1997, era stata allestita la “papamobile” versione ML 430, consegnata in Vaticano nel giugno 2002.
Dunque alla fine del 2011 la ML 430 aveva quasi dieci anni di vita con una percorrenza di circa 6000 kilometri. I vertici del marchio tedesco e la Santa Sede ritennero giunto il momento di rimpiazzare la vettura che peraltro aveva svolto la sua funzione in modo egregio, senza palesare alcun punto debole o cedimento. Iniziarono allora consultazioni tra i funzionari vaticani e gli ingegneri tedeschi per impostare la complessa fase di progettazione. Successivamente sono iniziati i lavori di allestimento, che hanno richiesto circa nove mesi e alla cui realizzazione hanno pure partecipato tecnici Renault quali consulenti esterni.
Come modello base da elaborare è stato scelto il tipo ML350 Blue Efficiency con motore V6 di 3498 cm3 di cilindrata (foto 316).
Il 7 dicembre 2012 nel corso di una breve cerimonia il presidente della Daimler AG Dieter Zetsche ha presentato nei Giardini Vaticani il nuovo veicolo a Benedetto XVI.
Esteriormente si evidenziano numerose variazioni di design rispetto alla “papamobile” del 2002, specie nel frontale, ma le modifiche più importanti riguardano la cupola vetrata, che presenta un nuovo disegno e maggiori dimensioni, anche se complessivamente l’ altezza della vettura è stata ridotta di alcuni centimetri per facilitare le operazioni di carico e scarico sugli aerei in cui spesso essa è impegnata.
Come colore della carrozzeria è stato riproposto il bianco madreperla.
Dal punto di vista tecnico le principali modifiche riguardano:
- il potenziamento dell’ impianto di climatizzazione, volto a creare un maggiore comfort in ogni stagione e con qualsiasi temperatura esterna;
- l’aumento della luminosità della cupola, mediante accorgimenti che consentono una migliore visibilità del pontefice dall’ esterno senza fastidiosi riverberi di luce nell’ abitacolo stesso;
- l’allestimento di un sistema di comunicazione vocale (interfono) tra la cupola e l’autista.
Per quanto concerne le targhe notiamo che si tratta della coppia di targhe corte SCV 1 analoghe a quelle della precedente “papamobile” del 2002.